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I sondaggi in dettaglio ordinati per argomento.
L’iniziativa esige che a partire dal 2050 la Svizzera non emetta quantità di gas serra superiori a quelle che possono essere durevolmente trattenute da pozzi di assorbimento sicuri. Inoltre, a partire da questa data, in Svizzera non potranno in linea di principio più essere messi in commercio carburanti e combustibili fossili. La maggioranza della Camera respinge l’iniziativa con 109 voti a 87.
La maggioranza della commissione vuole confermare lo status quo vale a dire l’obbligo di sfruttamento dell’energia solare unicamente per edifici nuovi con superficie superiore a 300 m2. Una minoranza vuole spingersi oltre, introducendo l’obbligo di sfruttamento dell’energia solare per tutte le nuove costruzioni e il risanamento di tetti. Il Consiglio degli Stati si accontenta dello status quo con 29 voti contro 12.
Nella votazione si contrappongono da un lato un obbligo di sfruttamento dell’energia solare per parcheggi già esistenti con superficie superiore a 500 m2 e per nuovi parcheggi a partire da 250 m2 e dall'altro la proposta di rinunciare del tutto a tale provvedimento. La maggioranza del Consiglio degli Stati non vuole sfruttare i parcheggi per l’installazione di impianti solari ed elimina il provvedimento con 23 voti contrari e 19 a favore.
Lo strumento proposto dalla maggioranza della commissione e dal Consiglio nazionale si incentra sul miglioramento dell’efficienza elettrica nel semestre invernale e obbliga i fornitori di energia elettrica ad aumentare l’efficienza energetica (del 2% al massimo rispetto all’anno precedente). Questo si traduce in prestazioni per le consumatrici/i consumatori finali. I fornitori di energia elettrica possono scambiarsi tra loro gli aumenti di efficienza energetica. Una minoranza della commissione vuole stralciare lo strumento per intero. Il Consiglio degli Stati stralcia l’unica misura per l’efficienza con 22 voti a favore, 15 contrari e 3 astensioni.
I biotopi di importanza nazionale sono il nucleo della biodiversità in Svizzera. Occupano soltanto il 2% del territorio nazionale. In essi è vietata la costruzione di impianti di produzione di energia rinnovabile. La maggioranza della commissione vuole ora che deflussi residuali di centrali idroelettriche siano permessi nei biotopi. Così soprattutto alle zone golenali resterebbe solo una frazione dell’acqua necessaria alla sopravvivenza. Il Consiglio degli Stati appoggia questo indebolimento della protezione dei biotopi con 25 voti a 17.
La maggioranza della commissione propone che nel caso di progetti energetici in zone protette IFP sia possibile rinunciare all’esecuzione di misure di protezione, di ripristino, e di misure sostitutive e compensative. D’accordo con i Cantoni una minoranza afferma che soprattutto in queste preziose zone una rinuncia a queste misure è incomprensibile e contraddice il principio di causalità. Ciò nonostante il Consiglio degli Stati ha appoggiato la maggioranza della commissione con 25 voti a 16.
Un’iniziativa popolare chiede di proteggere meglio specie animali e vegetali in pericolo in Svizzera e i loro spazi vitali, poiché molte specie sono seriamente minacciate e i loro spazi vitali si riducono fortemente. Esse svolgono servizi indispensabili, ad es. l’impollinazione, che devono essere salvaguardati, anche nella lotta contro il cambiamento climatico. Il Consiglio federale, per il quale l’iniziativa si spinge troppo in là, ha presentato al Parlamento un controprogetto indiretto. Il Consiglio degli Stati respinge iniziativa e controprogetto, e non ha voluto entrare in materia sul controprogetto indiretto. Nonostante la comprovata necessità di intervento non lo trova necessario.