Nome
Maitre
Cognome
Vincent
Data di nascita
12.01.1981
Partito
Partito popolare democratico svizzero
Cantone
Ginevra
Cariche
consigliera nazionale / consigliere nazionale
46.9% Ecologico
I sondaggi in dettaglio ordinati per argomento.
La legge sul CO2 è lo strumento più importante in Svizzera per l’attuazione della protezione del clima. La legge attuale copre il secondo periodo del protocollo di Kyoto, dal 2013 al 2020. Per il periodo dopo il 2020 sono valide le condizioni dell’Accordo di Parigi sul clima, che la Svizzera ha ratificato nel 2017. La Svizzera si è impegnata a livello internazionale a ridurre le sue emissioni di gas serra entro il 2030 almeno del 50% rispetto al 1990. La nuova legge deve garantire l’attuazione di tale impegno a livello nazionale. Il Consiglio nazionale approvato a grande Maggioranza la nuova legge sul CO2.
Diese Parlamentarisch Initiative der Grünen Fraktion will den Klimaschutz systematisch im Gesetzgebungsverfahren verankern, indem stets die Klimawirkung von Gesetzen geprüft wird. Bundesgesetze, welche eine negative Treibhausgasemissionsbilanz aufweisen sollen die Zustimmung der Mehrheit der Mitglieder jedes der beiden Räte brauchen. Der Nationalrat hat die Pa.Iv. relativ knapp mit 98 zu 85 Stimmen abgelehnt.
Con la ratifica dell’Accordo di Parigi la Svizzera si è impegnata a dimezzare le sue emissioni di gas serra entro il 2030 rispetto ai valori del 1990. L’obiettivo di riduzione nazionale stabilisce la quota di riduzione delle emissioni di CO2 da realizzare in Svizzera. Il Consiglio federale e la maggioranza della commissione auspicano che il 60% dell’obiettivo complessivo venga raggiunto in Svizzera, il che equivale a un obiettivo di riduzione nazionale del -30%. Questo obiettivo è meno ambizioso dell’attuale obiettivo nazionale. Di fatto la riduzione in Svizzera passa dall'attuale -2% annuale al -1% in futuro. La proposta di minoranza Vogler chiede di aumentare tale obiettivo al -37,5%. Il Consiglio nazionale si è schierato con la minoranza con 111 voti contro 86.
La proposta Paganini (PPD/SG) mira a strutturare l’incentivo finanziario per gli importatori di auto in modo che ogni anno propongano ulteriori modelli a basso consumo e autoveicoli con sistemi di propulsione alternativi (elettricità, gas, idrogeno). Analogamente al sistema in vigore fino al 2015 le emissioni di CO2 delle nuove auto dovrebbero essere ridotte tutti gli anni invece che ogni 4 o 5 anni come chiede la proposta di maggioranza. La riduzione del 3,75% l’anno richiesta dalla proposta Paganini è stata realizzata in 6 degli 8 anni trascorsi tra il 2008 e il 2015, benché a quell’epoca la mobilità elettrica fosse meno sviluppata di quanto non sia oggi.
Die Swiss hat angekündigt, wegen der Einnahmenausfälle während der Pandemie den Ersatz älterer Flugzeuge durch neuere weniger CO2-intensive und weniger laute Flugzeuge zu verschieben. Die Minderheit von Ursula Schneider-Schüttel SP/FR verlangte, dass die Zusatzmilliarde zu Gunsten von Swiss und Edelweiss nur bewilligt wird, wenn die Fluggesellschaften zusichern, ihre Flugzeuge wie ursprünglich geplant zu ersetzen. Auch Frankreich hat seine Staatshilfe an Vorschriften zur Flottenerneuerung gekoppelt.
Mit der Ratifikation des Pariser Abkommens hat sich die Schweiz verpflichtet, ihre Treibhausgasemissionen bis 2030 gegenüber 1990 zu halbieren. Das Inlandziel legt fest, wie gross der Anteil der davon in der Schweiz zu reduzierenden CO2-Emissionen sein soll. Die Mehrheit schlägt vor, dieses Ziel auf -30% festzulegen. Die Minderheit Girod will das Inlandziel auf -40% und das Gesamtziel auf -60% anheben. Die Minderheit wurde klar abgelehnt.
Art.3 abs. 5 sieht vor, dass beim Inlandziel Emissionsreduktionen im ausländischen Teil des Emissionshandelssystems angerechnet werden können. Dies entspricht einer indirekten Abschwächung der Inlandmassnahmen. Die Minderheit Bäumle möchte hier dem Ständerat folgen und diesen Fehler in der Buchhaltung zum Inlandziel korrigieren. Die Minderheit wurde angenommen.
Secondo la proposta del Consiglio degli Stati la maggioranza della commissione chiede di stabilire nella legge valori limite di CO2 per il settore Edifici, che diventino effettivi a partire dal 2023 e per i Cantoni con periodo transitorio a partire dal 2026. La proposta di minoranza Wasserfallen chiede invece che, se l’obiettivo riduzione di CO2 nel settore Edifici non viene raggiunto, il Consiglio federale non possa chiedere al Parlamento l’introduzione uno standard edilizio prima della fine del 2025, standard che per ragioni legate alle procedure parlamentari e alla successiva attuazione nei Cantoni diventerebbe effettivo solo a partire dal 2030. Il Consiglio nazionale ha chiaramente approvato la proposta della maggioranza.
La proposta di minoranza Thorens (Verdi/VD) chiede di stabilire le norme per gli importatori di auto in modo che nel 2030 le auto elettriche e altre alimentate con energia rinnovabile diventino la norma nell’acquisto di nuovi veicoli. Per la media del parco automobili sarebbero ancora permessi 20g CO2/km senza sanzioni. Ciò modificherebbe il parco automobili tanto da rendere possibile il raggiungimento dell’obiettivo del Consiglio federale di un saldo netto delle emissioni di gas serra pari a zero entro il 2050. Già oggi in tutti i segmenti auto sono disponibili anche modelli a propulsione elettrica.
Teilnehmende am Emissionshandelssystem (Grossemittenten) werden von der CO2-Abgabe befreit. Der Ständerat hat analog zu einigen europäischen Ländern (z.B. UK, NL) einen sogenannten Mindestpreis (floor price) für fossil-thermische Kraftwerke eingeführt. Dieser soll sicherstellen, dass die externen Klimakosten verursachergerecht dem Strom angelastet werden. Die Kommissionsmehrheit möchte, dass fossil-thermische Kraftwerke, die der inländischen Versorgungssicherheit dienen, von dieser Bestimmung ausgenommen werden. Die Minderheit Bäumle möchte die Regelung des Ständerats (ohne Ausnahme) übernehmen. Der Nationalrat hat die Minderheit Bäumle klar angenommen.
Il Consiglio federale ha incaricato il Parlamento di aumentare progressivamente la tassa sul CO2 a un massimo di CHF 210 in caso di mancato raggiungimento delle misure di riduzione previste. Attualmente l’aliquota massima è di 120 franchi per tonnellata di CO2, importo che la proposta di minoranza Egger M. mira a lasciare invariata. Il Consiglio nazionale ha seguito il parere del Consiglio federale con una chiara maggioranza di 133 voti favorevoli, 59 contrari e un’astensione.
Le proposte identiche degli oppositori della tassa sui biglietti aerei Fabio Regazzi (PPD/TI), Kurt Fluri (PLR/SO) e Thomas Hurter (UDC/SH) esigono che la tassa sui biglietti aerei sia introdotta solo se il traffico aereo torna a produrre l’80% dei gas a effetto serra del 2019. Nei 15 anni tra il 2004 e il 2019 il traffico aereo in partenza dalla Svizzera è raddoppiato. Le svizzere e gli svizzeri vanno in aereo il doppio rispetto alle/agli abitanti dei Paesi limitrofi. Per questo motivo il comportamento del 2019 rispetto agli aerei non è compatibile con la politica climatica svizzera e la tassa d'incentivazione sui biglietti aerei è necessaria immediatamente, in modo che la persona che inquina, e non il grande pubblico, sopporti almeno una parte dei costi causati dall’impatto climatico.
Riguardo all’aumento del conferimento di capitale svizzero al Gruppo della Banca mondiale e alla Banca africana per lo sviluppo, la maggioranza della commissione precisa che la Svizzera rifiuta di finanziare progetti nel settore del carbone, del petrolio e del gas naturale, nonché programmi di prospezione, estrazione, produzione e generazione di energia elettrica da combustibili fossili nei Paesi in via di sviluppo e Paesi emergenti. Tale rifiuto vale anche per l’attività di consulenza politica delle banche, per i prestiti per la politica di sviluppo e per i prestiti a intermediari finanziari. Le proposte individuali Schneider-Schneiter/Portmann/Grüter miravano a eliminare queste condizioni. Il Consiglio nazionale ha approvato le proposte individuali.
Mit der Ratifikation des Pariser Abkommens hat sich die Schweiz verpflichtet, ihre Treibhausgasemissionen bis 2030 gegenüber 1990 zu halbieren. Das Inlandziel legt fest, wie gross der Anteil der davon in der Schweiz zu reduzierenden CO2-Emissionen sein soll. Die Mehrheit schlägt vor, dieses Ziel auf -30% festzulegen. Die Minderheit Egger Mike schlägt vor, gänzlich auf ein Inlandziel zu verzichten, so dass der grösste Teil der Schweizer Reduktionen über den Kauf ausländische Zertifikate erreicht werden könnte. Es würde auch bedeuten, dass die von der Schweiz im Jahr 2017 eingegangenen internationalen Verpflichtungen nicht erfüllt werden können. Die Minderheit wurde vom Nationalrat klar abgelehnt.
Der Bundesrat setzt zur Erreichung der Klimaziele der Schweiz zu grossen Teilen auf Emissionsreduktionen im Ausland, welche der Schweiz angerechnet werden sollen. Das Paris-Abkommen erlaubt dies grundsätzlich. Da die Schweiz eines der wenigen Länder ist, welches überhaupt ausländische Emissionsreduktionen ans eigene Ziel anrechnen will, ist es wenig wahrscheinlich, dass die internationalen Verhandlungen hinreichend konkrete und stringente Regeln hervorbringen. Daher möchte die Mehrheit, dass der Bundesrat die Anforderungen für die Anerkennung von im Ausland erzielten Emissionsverminderungen festlegt. Nur so kann sichergestellt werden, dass eine minimale Wirksamkeit der Zertifikate besteht. Die Minderheit Wasserfallen möchte, dass im Ausland erzielte Emissionsverminderungen lediglich die international oder multilateral festgelegten Anforderungen erfüllen müssen. Diese Minderheit wurde klar abgelehnt.
Eine Motion von Jürg Grossen (glp/BE) verlangt, dass der Bund Ziele festlegt, damit der Strassenverkehr den CO₂-Ausstoss kontinuierlich reduziert. Bisher verlangt der Bund in der CO₂-Verordnung nur, dass die CO₂-Emissionen des Strassenverkehrs nicht höher als 1990 sein dürfen. Im Gegensatz zu Gebäudesektor und Industrie muss der Strassenverkehr deshalb bisher keinen Beitrag an die Netto-Null-Politik des Bundes leisten. Erfolge durch CO₂-ärmere Autos wurden zwischen 1990 und 2019 durch Mehrverkehr zunichtegemacht. Fünf Tage nach der Volksabstimmung zum CO₂-Gesetz hat der Nationalrat mit 95 zu 95 Stimmen und Stichentscheid von Nationalratspräsident Andreas Aebi SVP/BE die Motion Grossen abgelehnt.
La mozione di commissione chiede di preparare la partecipazione della Svizzera a un eventuale meccanismo di aggiustamento del carbonio alla frontiera dell’UE. Una tale sistema di compensazione è attualmente in preparazione nel pacchetto di misure Green New Deal dell’UE. La mozione è approvata a larga maggioranza con 131 voti a favore, 69 contrari e un’astensione.
Una minoranza della commissione chiede di fissare i contributi di investimento per tutte le centrali idroelettriche al 40 per cento al massimo dei costi di investimento. Con il 60 per cento proposto dalla maggioranza della commissione, il finanziamento delle nuove centrali idroelettriche sarebbe chiaramente eccessivo e si creerebbero incentivi sbagliati alla costruzione di un numero ancora maggiore di piccole centrali idroelettriche inefficienti. Di conseguenza mancano i fondi per sviluppare la tecnologia fotovoltaica, che con 60 TWh dispone di un potenziale di incremento notevolmente maggiore e ha un impatto ambientale notevolmente minore. La minoranza ha perso con 85 voti a favore, 104 voti contrari e due astensioni.
Al giorno d’oggi è quasi impossibile finanziare impianti fotovoltaici senza consumo proprio. La proposta della maggioranza della commissione per l’art. 35 cps. 3 LEne permette di concedere per tali impianti contributi di investimento fino al 60 per cento dei costi di investimento. La maggioranza si è imposta con 130 voti contro 55 e 3 astensioni.
Das auslaufende Einspeisevergütungssystem für den Ausbau von Erneuerbaren Energien soll in dieser Revision durch Investitionsbeiträge für alle Technologien abgelöst werden. Dadurch wird sichergestellt, dass auch weiterhin Mittel bereitgestellt werden, um den Ausbau der erneuerbaren Energien zu fördern und die Energiewende voranzutreiben. Bei der Schlussabstimmung wird die Weiterführung der Förderung von Erneuerbaren Energien mit 190:5 Stimmen bei einer Enthaltung beschlossen.
L’iniziativa "Per imprese responsabili" mira a obbligare tutte le imprese con sede in Svizzera a gestire preventivamente i rischi legati ai diritti umani e all’ambiente adottando un processo di dovuta diligenza. Le imprese che violano l’obbligo della dovuta diligenza dovrebbero rispondere dei danni che hanno causato e di quelli causati dalle imprese che controllano. La maggioranza del Consiglio nazionale raccomanda di respingere l’iniziativa.
Le Camere federali hanno elaborato due diversi concetti per un controprogetto all’iniziativa "Per imprese responsabili". Il Consiglio nazionale auspica che le imprese con sede principale in Svizzera applichino l’obbligo della dovuta diligenza in base agli standard internazionali dell’ONU e dell’OCSE in materia di diritti umani e norme ambientali. Il Consiglio degli Stati ha deciso un altro concetto, che punta principalmente sull’obbligo di rendiconto e applica l’obbligo della dovuta diligenza unicamente a due rischi specifici, il lavoro minorile e i minerali provenienti da zone di conflitto. Mancano sanzioni efficaci. La proposta di minoranza Bregy chiede di adottare il concetto del Consiglio degli Stati. Il Consiglio nazionale ha deciso di mantenere l’obbligo della dovuta diligenza con una risicata maggioranza di 97 voti contro 92 e 7 astensioni.
Tritt bei einem neuen Produkt innerhalb von 6 Monaten ein Fehler auf, so gilt die Vermutung, dass der Fehler schon von Anfang an vorgelegen hat. Behauptet der Verkäufer das Gegenteil, muss er dies beweisen.
Die Motion Müller beauftragt den Bundesrat in Zusammenarbeit mit den Branchen nach Möglichkeiten zu suchen, um die Datengrundlage zu nachhaltigen Finanzflüssen zu verbessern. Die besser Datengrundlage soll für mehr Transparenz und Vergleichbarkeit sorgen und es somit Investoren vereinfachen in nachhaltige Anlagen zu investieren. Die Motion wurde vom Nationalrat klar angenommen.
La proposta di minoranza Egger Kurt (Verdi/TG) chiede di introdurre un obbligo di trasparenza in materia di rischi fisici e rischi di transizione legati al clima per le imprese con una cifra d’affari di almeno 500 milioni franchi e con almeno 500 dipendenti. La maggioranza non desidera includere disposizioni simili nella legge sul CO2. Il Consiglio nazionale respinge la proposta della minoranza.
La maggioranza del Consiglio nazionale desidera stabilire per FINMA e BNS un obbligo di esame e di trasparenza dei rischi finanziari legati al clima. La proposta di minoranza Egger Mike (UDC/SG) desidera sopprimere tali norme. Il Consiglio nazionale approva chiaramente la posizione della maggioranza.
Mit der Umwelttechnologieförderung werden umweltfreundliche Technologien vom Bund unterstützt, die kurz vor der Marktreife stehen. In der Vergangenheit wurden Methoden für Abfall und Recycling, Wasserqualität und weniger Luftschadstoffe des Verkehrs finanziell am meisten unterstützt. Die Mehrheit der Finanzkommission des Nationalrates schlug vor, zum ersten Mal seit 20 Jahren die Gelder für diese Projekte zu erhöhen. Alois Gmür (CVP/SZ) wollte den Betrag belassen, was der Nationalrat mit 109 zu 82 Stimmen verwarf, bevor der Ständerat sich auch gegen eine viel bescheidenere Erhöhung stellte.
Adèle Thorens (Verdi/VD) esige che l’obbligo fiduciario dei fornitori svizzeri di servizi finanziari includa esplicitamente i rischi climatici. La proposta viene approvata con 96 voti a favore, 86 contrari e 3 astensioni.
L’iniziativa parlamentare Fischer (PVL/LU) esige che la legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità LPP sia modificata in modo che la compatibilità climatica degli investimenti effettuati sia misurata, comunicata e migliorata. La proposta viene respinta con 84 voti a favore, 104 contrari e un’astensione.
Das Obligationenrecht soll so angepasst werden, dass die Garantiezeit von Geräten und Produkten auf fünf Jahre erweitert wird, wie das in einigen EU-Ländern bereits gehandhabt wird.
Bei rund 390 Wirkstoffen, die gemäss Pflanzenschutzmittelverzeichnis heute in der Schweiz für die Verwendung als Pestizide registriert sind, dauert es 20 Jahre, bis ein Wirkstoff nach seiner Zulassung ein erstes Mal überprüft wird. Die Minderheit Schneider Schüttel möchte zur Senkung des Risikos von Pflanzenschutzmitteln die Zahl der Überprüfungen von Wirkstoffen für Pestizide von 20 auf jährlich 30 erhöhen. Der Nationalrat hat sich gegen die Erhöhung der Anzahl Überprüfungen ausgesprochen.
Finora le centrali elettriche piuttosto vecchie già esistenti cui occorre una nuova concessione dovevano adottare, in base al principio di causalità, misure adeguate per compensare gli interventi, a volte massicci, sulla natura locale non compensati fino alla nuova concessione. Il punto iniziale per stabilire le misure di sostituzione era finora lo stato iniziale sul posto, senza centrale idroelettrica. L’oggetto in questione voleva definire lo stato attuale già compromesso (con l’impianto) come stato iniziale per le misure di sostituzione ecologiche, misure che quindi naturalmente diventano superflue. La compromissione dell’ambiente naturale continuerà quindi a sussistere anche decenni dopo la nuova concessione, senza che debbano essere adottate misure di sostituzione in base al principio di causalità.
Der Bund soll Pestizide, die nachweislich aquatische Lebensräume schädigen oder das Trinkwasser belasten, aus dem Verkehr ziehen können.
L’obbligo dei Cantoni di rivitalizzare le acque è sancito dal 2011 nella legge sulla protezione delle acque ed è stato parte integrante e significativa del compromesso che ha condotto al ritiro dell’iniziativa popolare "Acqua viva". La rivitalizzazione è sostenuta con fondi federali. Benché fosse chiaro già dal 2007 che a questo scopo sarebbero stati necessari annualmente circa 60 milioni di franchi per 80 anni, la Confederazione ha messo a disposizione per il periodo programmatico 2020-24 solo 36 milioni l’anno. I Cantoni hanno però presentato domande per il doppio di tale importo. Se mancano i soldi le rivitalizzazioni vengono rallentate o realizzate solo in misura minima. Questo danneggia la biodiversità. L’aumento dei fondi annuali da 36 a 56 milioni, come richiesto nella proposta, avrebbe potuto contrastare tale tendenza, fornendo un importante sostegno per la rivitalizzazione delle acque.
Der Kanton Wallis wollte mit dieser Standesinitiative den Gewässerschutz weiter schmälern und die minimalen gesetzlichen Restwasservorgaben weiter reduzieren, um die Nutzung durch die Wasserkraft zu maximieren. Ausschlaggebend für den Vorstoss war eine ungenügende Konzessionserneuerung eines bestehenden Werkes, das nach Jahrzehnten der Übernutzung endlich den neuen gesetzlichen Grundlagen in Sachen Restwasser hätte angepasst werden müssen. Der Vorstoss wollte das verhindern und stattdessen den Gewässerschutz lockern.
Zurzeit bleiben SchafhalterInnen bei der Sömmerung auf rund der Hälfte der Mehrkosten, die sich durch den Herdenschutz ergeben, sitzen (gemäss Studie Büro Alpe im Schnitt CHF 9000.- pro Alpbetreiber und Jahr). Mit einer deutlichen Erhöhung des Herdenschutz-Etats hätte hier Abhilfe geschaffen werden können. Es wäre eine wichtige Massnahme, um die Hürden beim Herdenschutz zu verringern und die Koexistenz mit dem Wolf als geschützte Tierart zu fördern.
Mit dieser Revision will man die Risiken beim Einsatz von Pflanzenschutzmittel sowie die massiven Stickstoffüberschüsse in der Landwirtschaft reduzieren. Hierfür wird mit Absenkpfaden gearbeitet. Bei dieser Abstimmung zu Art. 6a LwG möchte die Kommissionsmehrheit die Zielfestsetzung für die Stickstoffreduktion dem Bundesrat überlassen, die Minderheit will einerseits Ziele direkt ins Gesetz schreiben (-10% bis 2025, -20% bis 2030) und andererseits vor allem dem Bundesrat die Möglichkeit geben, Massnahmen zu ergreifen, wenn die Ziele durch freiwillige Massnahmen der Branche nicht erreicht werden. Die Mehrheit setzte sich mit 104:85 durch.
Grazie a questa revisione si vogliono ridurre i rischi dell’uso di prodotti fitosanitari nonché le notevoli eccedenze di azoto nell’agricoltura. Per farlo si lavora con percorsi di riduzione. Una minoranza della commissione vorrebbe supportare i percorsi di riduzione inserendo delle misure nella prova che le esigenze ecologiche sono rispettate (PER): adeguamento del bilancio di concimazione, permettere di evitare l’uso di pesticidi altamente tossici, requisiti regionali, rispetto della protezione delle acque. Tale proposta viene respinta con 108 voti contrari e 82 a favore.
Questa revisione mira a ridurre i rischi dell’uso di prodotti fitosanitari nonché le massicce eccedenze di azoto nell’agricoltura. La minoranza della commissione chiede nell’art. 164 LAgr un obbligo di trasparenza per il commercio di concimi e alimenti per animali. La maggioranza della commissione vuole limitare l’obbligo alle forniture di concimi. In tal modo verrebbe a mancare una condizione fondamentale per la verifica del raggiungimento degli obiettivi, visto che l’immissione di sostanze nutritive nell’agricoltura mediante alimenti per animali è addirittura maggiore di quella mediante concimi. La minoranza perde di misura con 97 voti a favore, 97 contrari, un’astensione e il voto decisivo del presidente della Camera.
In linea con Consiglio degli Stati e Consiglio federale la minoranza della commissione chiede che l’autorizzazione di un principio attivo venga riesaminata se tale principio attivo o i suoi prodotti di degradazione superano ripetutamente e ampiamente i valori limite nelle acque sotterranee che assicurano l’approvvigionamento in acqua potabile o nelle acque superficiali. Nei settori di alimentazione delle captazioni di acqua non devono inoltre essere utilizzati pesticidi i cui principi attivi e prodotti di degradazione superino il valore limite nelle acque sotterranee. Prendendo in considerazione unicamente parte dei prodotti di degradazione la maggioranza della commissione elimina un principio fondamentale della protezione dell’acqua potabile. Questa attenuazione della protezione delle acque corrisponde ai principi dell’attuale sistema di omologazione e non migliora la qualità dell’acqua potabile, né la prevenzione. Nella votazione prevale la proposta di minoranza con 103 voti a favore, 88 contrari e 2 astensioni.
La Politica agricola a partire dal 2022 (PA22+) chiesta dal Consiglio federale contiene proposte di soluzione per problemi ambientali indiscussi nell’agricoltura, che gravano sulle nostre basi vitali: suolo, biodiversità e acque. Viene sostenuta dai Cantoni e da diverse organizzazioni contadine, e non serve unicamente a proteggere l’ambiente, ma anche a garantire a medio termine la sicurezza dell’approvvigionamento. La commissione ha chiesto di sospendere il progetto, vale a dire di ritardarlo finché possa essere definitivamente affondato. Una minoranza della commissione si è schierata contro la sospensione. La sospensione è stata approvata con 100 voti a favore, 95 contrari e un’astensione.
Rund 90 Prozent des umweltschädigenden Luftschadstoffs Ammoniak stammen aus der landwirtschaftlichen Nutztierhaltung. Die Wälder leiden signifikant darunter und die Landwirtschaft verliert jährlich viel Geld durch die Verluste von Dünger in die Luft. Reduktionsmassnahmen sind dringend notwendig und unabdingbar, um die Luftqualität zu verbessern.
La minoranza della commissione auspica che nuove piccole centrali idroelettriche ricevano incentivi solo se superano il limite di potenza di 3 MW, a partire dal quale sono soggette a esame di impatto ambientale (EIA). In tal modo si garantisce che l’impatto ambientale degli impianti che beneficiano di strumenti di promozione venga chiarito in modo mirato. La minoranza ha perso con 124 voti contrari, 62 a favore e 5 astensioni.
Auf Pestizide wird heute lediglich ein reduzierter MwSt.-Satz von 2,5 % erhoben. In Anbetracht der schädlichen Wirkung von Pestiziden auf Gewässer und Böden und somit unsere Versorgungsgrundlage verlangt die Motion die Aufhebung dieser bevorzugenden Reduktion. Der Nationalrat hat die Motion deutlich mit 119:61 bei fünf Enthaltungen angenommen.
Gemeinwesen stehen in der Verantwortung, denn sie bringen Pestizide auf öffentlichen Flächen und auf ihren Grundstücken aus. Wie eine Studie des BAFU gezeigt hat, werden von mehr als der Hälfte der Gemeinden in der Schweiz die einschränkenden Vorgaben zur Verwendung einzelner Pestizide auf öffentlichen Plätzen nicht befolgt. Offensichtlich sind die geltenden Bestimmungen nicht klar genug und zeigen keinerlei Wirkung. Pestizide, welche, die im Rahmen der biologischen Landwirtschaft eingesetzt werden, bleiben zulässig. Weitere Ausnahmen sollen möglich bleiben, zum Beispiel im Kampf gegen besonders schädliche Organismen.
Dopo che negli scorsi anni erano già state attuate diverse eccezioni alla riduzione degli spazi minimi riservati alle acque, la mozione Hösli (UDC/GL) voleva introdurre un’ulteriore eccezione. Essa avrebbe causato un passo indietro nella protezione delle acque. La proposta viene respinta con 100 voti contrari, 84 a favore e un’astensione.
Nach dem Nein zum CO₂-Gesetz fehlt die Möglichkeit via Klimafonds Gelder für den Betrieb von mehr Zugverbindungen ins Ausland zur Verfügung zu stellen. So wie dies auch andere Staaten tun, um ein Nachtzugsangebot aufrechtzuerhalten. Aline Trede (Grüne/BE) verlangt deshalb Massnahmen, um das Angebot ab der Schweiz mittel- und längerfristig auszubauen. Mit häufigeren und direkteren Verbindungen würden attraktivere Alternativen zum Flugverkehr entstehen. Der Nationalrat hat mit 107 zu 77 Stimmen zugestimmt.
Aktuell dürfen maximal 12 Prozent der Nationalstrassen- und Agglomerationsverkehrsfondsgelder für attraktivere Verkehrsverbindungen innerhalb von Agglomerationen ausgegeben werden. Das entspricht in etwa der seit 2008 gültigen Regelung. Alle Transportmittel im Strassenraum (Tram, Bus, Umfahrungsstrassen, Velo) werden bei diesen Projekten im Rahmen von ökologischen und ökonomischen Kriterien gleich behandelt. Seit das Parlament 2015 die neue Strassenfinanzierung beschlossen hat, zeigt sich, dass der Bedarf für Autobahnbau- und -unterhalt geringer ist als von Bundesrat erwartet. Deshalb wurde der Benzinpreis nicht um 4 Rappen pro Liter erhöht, wie es ursprünglich per 2020 geplant war. Michael Töngi (Grüne/LU) fordert, dass ein Teil der Minderausgaben für Agglomerationsverkehrsprojekte verwendet werden darf. Der Nationalrat hat dies mit 100 zu 93 Stimmen abgelehnt.
I trasporti merci con autofurgoni sono di regola meno ecologici di quelli con autocarri. La Confederazione favorisce gli autofurgoni poiché essi non devono pagare la tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni TTPCP. Hans Wicki (PLR/NW) chiedeva che siano assoggettati alla TTPCP anche gli autofurgoni che non effettuano trasporto merci a titolo professionale, come i servizi di consegna, di corriere e di corriere espresso, ma non le corse degli autofurgoni ad es. di macellerie o birrerie. Poiché gli autocarri sono migliorati in materia di protezione dell’aria e le corse degli autofurgoni aumentano a causa della crescita degli acquisti online, nel traffico di transito transalpino gli autofurgoni, che sono in numero minore, emettono più diossido di azoto di tutti gli autocarri messi insieme. Il Consiglio nazionale ha respinto la modifica con 103 voti contro 78.